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    Recensione Shadow of the Erdtree: Elden Ring 2, sei tu?


    L’attesissimo DLC di Elden Ring, Shadow of the Erdtree è finalmente arrivato e abbiamo avuto modo di giocarlo, morire, approfondirlo, morire e… ora di analizzarlo in questa recensione

    Era il 2022 quando FromSoftware rilasciava sul mercato quello che, stando anche a quanto dichiarato e analizzato nella nostra recensione completa, rappresentava un vero e proprio spartiacque dell’industria. Di questo si tratta, Elden Ring è un titolo che ha lasciato un solco netto, enorme nel panorama videoludico contemporaneo e che, in un certo senso, sta pian piano ridefinendo un genere; lo sta rispolverando evitando che diventi stantio e che si confini in dei parametri che, alla lunga, andrebbero a stancare e a tarparne le ali.

    In questa recensione tratteremo Shadow of the Erdtree, il DLC di Elden Ring e lo faremo dal punto di vista contenutistico e, in parte, di trama e di gameplay. Questi ultimi due elementi, in un contenuto aggiuntivo simili rappresentano il fulcro dell’esperienza. Un’esperienza che, però, abbiamo già imparato a conoscere con il titolo base e per cui ogni rimando più approfondito lo troverete nella recensione del gioco base. 

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    Sulla scia del gentil Miquella | Recensione Elden Ring Shadow of the Erdtree

    Prima di procedere con l’analisi e la recensione (senza alcuno spoiler) di quella che è l’aggiunta narrativa che Shadow of the Erdtree porta ad Elden Ring, riteniamo fondamentale introdurre come accedere al DLC. All’interno di quella che è l’esperienza del gioco base dovrete raggiungere il Mausoleo della Famiglia Mohgwyn che si trova in una delle zone segrete del gioco e sconfiggere il boss presente, dietro al quale poi si troverà un bozzolo che una volta toccato vi teletrasporterà nel regno delle ombre, e dunque nel vero e proprio DLC.

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    In questa nuova area farete la conoscenza di alcuni NPC i quali, in pieno stile souls, attiveranno delle quest e vi daranno aggiornamenti sulla lore. Ciò che è importante sapere è che in questo DLC si parlerà in particolar modo di un personaggio che nel gioco base viene nominato in alcuni passaggi: Miquella

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    Mappe e novità | Recensione Elden Ring Shadow of the Erdtree

    Questo DLC di Elden Ring presenta delle piccole ma interessanti novità rispetto al titolo base. Sia chiaro, dal punto di vista del gameplay, a meno che non si entri in possesso di alcune armi che prevedono delle animazioni “nuove“, il gameplay e la struttura del gioco rimangono pressoché identici (come giusto che sia). Shadow of the Erdtree è stato concepito come una portata aggiuntiva, un volere dare ancora in pasto questa creatura ai giocatori che nonostante avessero portato a termine il gioco base erano ancora affamati di Elden Ring, e così è stato. La mappe presenti, una volta raccolte, sveleranno un’area di gioco complessiva enorme in cui trascorrere nuovamente centinaia di ore.

    Da questo punto di vista, il lavoro di FromSoftware è stato davvero eccezionale, sia per quella che è stata la cura degli ambienti sia per la quantità di possibilità e di elementi. La principale novità riguarda l’assenza di scie una volta raggiunte le grazie perdute. Nel titolo base le scie delle grazie indicavano una “strada” da seguire qualora si volesse limitare l’esplorazione e portare avanti la “quest principale“. In questo caso, invece, l’assenza delle scie spinge il giocatore ad impegnarsi in un’esplorazione quasi maniacale ma che ripaga sempre. Infine, l’introduzione delle benedizioni dell’Albero Ombra e delle Ceneri di Spirito Venerate rappresentano delle aggiunte con cui sarà possibile potenziare ulteriormente (oltre ai level-up) il proprio personaggio. 

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    Qualche problema di bilanciamento | Recensione Elden Ring Shadow of the Erdtree

    Non è tutto oro quel che luccica. Elden Ring aveva dei difetti nonostante sia stato un GOTY e nonostante sia meritatamente considerato un capolavoro del gaming contemporaneo. Si tratta di difetti che risiedono nella natura dei souls e nella componente tecnica. Spesso, però, a questi difetti si riesce a mettere una pietra sopra o perlomeno li si copre con una sabbia figurativa in quanto elementi che, in un certo senso, aumentano il fascino stesso del gioco e di questa serie di giochi. Nel caso di Shadow of the Erdtree molti utenti hanno riscontrato dei piccoli problemi di bilanciamento tra i boss e l’esplorazione. Quest’ultima risulta essere relativamente semplice, con nemici facilmente affrontabili sparsi qua e là per la mappa.

    Il problema sorge nel momento in cui si confronta la fluidità e facilità nell’esplorazione nelle boss fight che, invece, aumentano e non di poco la curva di difficoltà in maniera quasi sbilanciata. Va preso in considerazione che molti accedono al DLC dopo aver completato il titolo base e, perché no, dopo aver fatto diverse esperienze online raggiungendo un livello e delle stats molto elevati. Questi ultimi troveranno sicuramente meno difficoltà nell’affrontare i combattimenti principali di questo DLC, al contrario di chi, invece, o si è limitato a finire il gioco non sfruttando l’endgame o, principalmente, chi acquista oggi Elden Ring con un pacchetto che comprenda anche questo DLC.

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    L’area d’accesso a Shadow of the Erdtree (citata in apertura di recensione) si raggiunge in media, in base alle stime dei giocatori e delle esperienze dei giocatori in Elden Ring, circa a metà (o poco più della metà) dell’avventura. Questo potrebbe mettere in difficoltà (non poco) chi accederà al DLC anzitempo. Il nostro consiglio è quello di portare a termine l’avventura base per poi cimentarsi nel DLC (a meno che alcuni problemi di bilanciamento non verranno risolte da alcune patch).

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    Tiriamone le somme… di nuovo

    La nostra recensione di Shadow of the Erdtree, il DLC di Elden Ring, è arrivata alle battute finali. Quest’esperienza partiva già con delle basi più che solide (a testimonianza di ciò vi è anche il voto che abbiamo dato al titolo) e per questo motivo la nostra non può non essere una valutazione più che positiva. Questo DLC è più di un semplice DLC, si tratta di un’esperienza 1.5 che pian piano prende la direzione del 2.0, chiaramente non raggiungendola ma lasciando quel gusto appagante ma di cui non si è mai sazi.  

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    Punti a favore

    • Nuova area, nuovi nemici
    • Dimensioni della mappa mastodontiche per essere un DLC
    • Esplorazione molto appagante

    Punti a sfavore

    • L’impatto con i boss risulta essere un po’ sbilanciato
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