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    Recensione Castlevania Dominus Collection (PS5): Demoni e Serpi


    Dagli schermi di Nintendo DS al DualSense di PS5: benvenuti in una recensione che vale per quattro, quella di Castlevania Dominus Collection

    È da quando la serie ha sposato i canoni di game design di Metroid che la stirpe dei Castlevania s’è fatta grande, e la seconda giovinezza del franchise rivive nel nostro oggetto odierno di recensione: la riedizione Dominus Collection. Annunciata all’improvviso nel corso dell’ultimo Nintendo Direct, questa collana comprende quattro titoli. Al di là del capitolo arcade Haunted Castle, presente sia nella sua originaria incarnazione per sale giochi sia in chiave rivisitata, abbiamo anche i tre episodi nati su Nintendo DS. Trovano dunque posto Dawn of Sorrow, Portrait of Ruin ed Order of Ecclesia. Tre episodi, questi, caratterizzati ciascuno da un differente cacciatore di vampiri, ognuno con il suo background e le sue motivazioni.

    Siamo in un’era in cui molti publisher stanno riscoprendo il valore delle riedizioni, permettendo simultaneamente a nuove generazioni di scoprire dei classici e proprio a questi ultimi di restare in vita grazie alla loro rinnovata disponibilità. In tal senso, recentemente Capcom sta davvero facendo scuola, ma la fautrice di questa raccolta è la compaesana Konami. E seppur latitando l’illustre stirpe dei Belmont, i loro degni sostituti qui beneficiano del medesimo regista a cui dobbiamo Symphony of the Night. Parliamo nientemeno che di Koji Igarashi, uno dei luminari del settore per i quali rispolvereremmo volentieri la rubrica A scuola di game design dello scorso anno. Parleremo anche della raccolta in sé, ma la selezione dei giochi rimane ottima.

    Dominio e domino | Recensione Castlevania Dominus Collection

    Parliamo brevemente della premessa narrativa dei singoli giochi di Castlevania Dominus Collection partendo dal primo interessato. Se vi siete persi la precedente raccolta Advance Collection, sappiate che Dawn of Sorrow non perde tempo: il protagonista, Soma Cruz, è una reincarnazione (seppur benevola) di Dracula. L’eroe si dirige in Europa armato solo di coltello per combattere il culto di Celia. Una trama del tutto diversa da quanto visto in Portrait of Ruin, nel quale il vampiro da combattere è differente (Brauner al posto di Dracula) e Jonathan Morris come cacciatore di vampiri (accompagnato dalla strega Charlotte), nel pieno della moria di innocenti causata dalla Seconda Guerra Mondiale.

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    La saga su Nintendo DS si concluse poi con Order of Ecclesia, nel quale l’eponimo ordine incarica l’avvenente strega Shanoa di sconfiggere Dracula una volta per tutte con l’incantesimo Dominus. In quest’ultima avventura, ardua pure per gli standard della serie, le magie sostituiscono la frusta, come vedremo più avanti. Gli eroi classici tornano solo per l’avventura arcade Haunted Castle, dove Simon Belmont deve salvare la compagna dalla sempiterna minaccia del re dei vampiri. Le armi a disposizione dell’eroe cambiano rispetto ai canoni a cui eravamo abituati, per un’avventura a sua volta molto impegnativa. Gli sviluppatori hanno incluso anche il remake ad opera di M2, Haunted Castle Revisited.

    Recensione Castlevania Dominus Collection (PS5): Demoni e Serpi

    Gli Extra | Recensione Castlevania Dominus Collection

    Oltre ai già citati episodi per Nintendo DS e alle due versioni del titolo arcade, sono presenti numerosi Extra, disponibili fin da subito. La Collection include infatti un’enciclopedia dettagliata riguardante mostri, oggetti, equipaggiamenti ed altro ancora e una galleria di immagini, che include anche bozze e anche artwork inediti. Va a completare il tutto un lettore musicale con cui riprodurre la OST dei singoli titoli, oltre a poter creare la vostra playlist personalizzata. Insomma, un bel regalo per tutti i fan della saga. 

    Recensione Castlevania Dominus Collection (PS5): Demoni e Serpi

    Quality of Life | Recensione Castlevania Dominus Collection

    Questa raccolta non si limita a proporre una semplice riedizione dei titoli originali. Konami ha infatti introdotto una serie di nuove funzionalità che rendono l’esperienza di gioco più accessibile per gli standard attuali. Il grilletto sinistro, L2 su Ps5, richiamerà infatti un menù che permette di salvare e caricare la partita in ogni momento, di riavvolgere il tempo, consultare un Compendio e modificare layout dei controlli e dell’interfaccia.

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    In merito a quest’ultimo aspetto, l’esperienza di Nintendo DS è stata riadattata per i sistemi di nuova generazione. Schermata di gioco, mappa, statistiche del protagonista e scheda analitica dell’avversario che state combattendo vengono mostrate su un unico schermo. I controlli touch sono stati sostituiti dalla pressione del dorsale destro associati al movimento dell’analogico destro o, nel caso di PS5, del touchpad. Inoltre, i segni da tracciare sul secondo schermo della console Nintendo sono stati sostituiti da combinazioni di tasi. Il tutto funziona ottimamente pad alla mano, e rende l’esperienza di gioco sicuramente più digeribile dai neofiti. Chi vuole invece affrontare i tre titoli per come erano stati pensati, può semplicemente non usufruire di queste aggiunte.

    Recensione Castlevania Dominus Collection (PS5): Demoni e Serpi

    Comparto tecnico | Recensione Castlevania Dominus Collection

    Per quanto riguarda il comparto visivo e sonoro, questa collection ripropone esattamente quanto visto su Nintendo DS. Non aspettatevi quindi una rielaborazione degli sprites o dei fondali. Tutto viene upscalato alla risoluzione di riferimento della vostra piattaforma, con risultati un po’ deludenti quando si gioca in 4K. Questo penalizza soprattutto i portrait dei personaggi durante i dialoghi, alcuni dei quali mostrano decisamente il segno degli anni.

    Anche le OST non sono state riarrangiate, ma solo parzialmente rimasterizzate. Il suono però appare più pulito rispetto alla versione originale anche solo per fattori legati all’hardware (il chip audio del Nintendo DS non viene ricordato infatti come uno dei più riusciti, ndr). In questa operazione, spicca Haunted Castel Revisited, che invece è stato completamente ridisegnato anche da un punto di vista di level design.

    Recensione Castlevania Dominus Collection (PS5): Demoni e Serpi

    Considerazioni conclusive

    Vi ricordiamo che la Castlevania Dominus Collection è disponibile, dal 27 agosto, su PS5 , Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC. La versione da noi provata è quella per la console ammiraglia di Sony. 

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    Al netto di un effetto eccessivamente pixeloso se giocato su TV ad alta risoluzione, e qualche avatar che forse meritava un’attenzione, ci si trova davanti a un ottimo prodotto. I titoli contenuti in questa raccolta erano stati al tempo accolti molto positivamente dal pubblico e dalla stampa e questa raccolta vi permette di recuperarli al meglio e con quelle piccole aggiunte e semplificazioni che li rendono più gradevoli sia per chi li ha già completati, sia per i neofiti.

    Bisogna infatti sottolineare che, nonostante alcuni dei capitoli inclusi mostrassero delle innovazioni rispetto al passato, si tratta comunque di titoli impegnativi, come da canone sella saga. Ma vi assicuro che basta passare pochi minuti in compagnia di Soma, Jonathan o Shanoa, per perdere la cognizione del tempo e trovarvi a pensare del “Arrivo al prossimo punto di salvataggio e poi stacco“.  Tutti gli Extra inclusi poi, compresi i due capitoli arcade, soddisferanno poi i fan più accaniti. 

    A noi questa Collection è davvero piaciuta. E voi cosa ne pensate? Ditecelo qui sotto nei commenti! E come sempre non dimenticate di restare su tuttotek.it per tutte le notizie più importanti per i gamer e non solo. Per i vostri bisogni puramente videoludici, potete invece trovare i migliori sconti in formato digitale su Instant Gaming!

    Vi terrà incollati allo schermo per ore e ore

    Punti a favore

    • Tre ottimi titoli disponibili in un’unica raccolta
    • Haunted Castle Revisited è una piacevole sorpresa per i fan della saga
    • Un sacco di Extra, anche inediti, disponibili fin da subito
    • Quality of Life decisamente apprezzati

    Punti a sfavore

    • Alcuni Portrait dei personaggi sentono il peso degli anni
    • Sarebbe stato apprezzato uno sforzo in più sul lato tecnico
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