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    Recensione Astro Bot: l’esclusiva di cui avevamo bisogno!


    Astro Bot, l’attesissima esclusiva PS5 è finalmente arrivata ed è pronta a farvi immergere in un viaggio colorato, divertente e stimolante, ecco la nostra recensione

    Era l’ormai lontano novembre 2020, quando PS5 entrò nelle (poche) case degli utenti Sony e PlayStation. Ed era sempre quel novembre 2020 quando tutti i possessori della console misero le mani sulla tech demo con cui Sony decise di presentare la sua nuova creatura e in particolar modo il suo nuovo controller. Astro’s Playroom, così venne denominata quell’esperienza che trattammo in una sorta di “quasi recensione“.

    Oggi, a distanza di quasi 4 anni pieni e dopo che il mondo intero ha richiesto a gran voce un vero e proprio titolo fatto e finito con protagonista il robottino che, ormai, sta diventando una e vera e propria icona dell’ecosistema PlayStation, viene lanciato sul mercato Astro Bot; nuova esclusiva PS5 che andremo ad analizzare nel corso di questa recensione

    Recensione Astro Bot: l'esclusiva di cui avevamo bisogno!

    Più autoreferenziale di così non si può | Recensione Astro Bot

    Prima di procedere con quella che è la recensione di Astro Bot ci teniamo a chiarire alcuni punti relativi al taglio e alla tipologia di disamina e analisi che incontrerete scorrendo i paragrafi di questo articolo. Da un punto di vista narrativo, AstroBot non è semplice, di più. E dunque, più che evitare spoiler in questo senso, andremo ad evitare spoiler di gameplay in quanto riteniamo quest’ultimo il fulcro di tutta l’esperienza e non godere delle trovate e delle chicche che propone questo titolo sarebbe, a nostro avviso, un vero peccato.

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    Per ciò che riguarda il contesto narrativo vi basterà sapere che il nostro obiettivo sarà quello di recuperare i pezzi di quella che è l’astronave del nostro amatissimo Astro Bot, astronave che avrà un aspetto alquanto familiare… Per farlo ci toccherà andare in giro per i pianeti a disposizione, salvare tutti i vari bot e sconfiggere i boss di ogni singolo sistema solare.

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    Il Super Mario Odyssey di PlayStation? | Recensione Astro Bot

    La struttura di gioco di Astro Bot è quella di un platform moderno ma con elementi molto classici. Questo dualismo si esprime innanzitutto nella qualità del level design che propone degli enigmi ambientali e dei “combattimenti” molto appaganti, nonostante un livello di sfida non molto elevato neanche nelle fasi più avanzate. L’elemento classico risiede nella gestione molto lineare della progressione e dei livelli: avremo a disposizione dei pianeti in un sistema solare, una volta raccattati qua e là i vari bot si potrà accedere al livello finale con la boss fight di riferimento, al termine di quest’ultima si aprirà un pianeta bonus ispirato ad uno dei grandi classici e delle grandi esclusive del mondo PlayStation.

    Il paragone con altri titoli dello stesso genere viene automatico e, in particolar modo, abbiamo subito molto delle vibes da Super Mario Odyssey: sia per la qualità generale del prodotto, sia per alcuni elementi come i cambi di inquadratura, le trasformazioni del nostro piccolo protagonista con dei “gadget” che in ogni livello vengono messi a disposizione e per la sopracitata classica progressione. Una nota che abbiamo particolarmente apprezzato riguarda una meccanica relativa alle situazioni di backtracking che affronteremo: per accedere al livello finale sarà necessario aver raccolto un numero preciso di bot.

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    Qualora non dovessero essere abbastanza ci toccherà andarli a cercare nuovamente nei livelli appena superati ma, a facilitare questo percorso, ci sarà un “uccello-bot” che ci segnalerà la direzione da seguire per scovare i bot nascosti. Tutto, poi, viene ricondotto ad un pianeta-base che funge sostanzialmente da hub centrale in cui effettueremo i lavori di “manutenzione” alla nostra PlayStat…ehm astronave e dove potremo svolgere anche delle piccole quest. Presente una leggera ma non invasiva componente trial and error, d’altronde si tratta di un platform!

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    Il DualSense in tutto il suo splendore | Recensione Astro Bot

    Riteniamo doveroso dedicare un paragrafo di questa recensione di Astro Bot all’utilizzo che viene fatto del controller di PS5, il tanto discusso DualSense. Dunque, prima di procedere con la riflessione vera e propria ci teniamo a sottolineare che, così come accaduto in Astro’s Playroom, questo è un titolo che spreme a fondo le potenzialità di questo ottimo controller e lo fa coniugando le sue caratteristiche con degli elementi di gameplay assolutamente innovativi e stimolanti. Mai come in Astro Bot il DualSense è stato sfruttato a dovere.

    Con questo non intendiamo muovere una critica ad altre esclusive in quanto riteniamo che comunque, chi più chi meno, le potenzialità del pad le abbia sfruttate in maniera positiva e corretta per quello che i singoli giochi richiedevano. Chiaramente, Astro Bot è un titolo che viene concepito insieme al DualSense: due figli della stessa madre, due fratelli che cooperano e si influenzano l’uno con l’altro. Ciò che ci preme è sottolineare quanto ancora questo supporto possa essere sfruttato almeno dai titoli first party e speriamo che AstroBot faccia nuovamente scuola in questo senso. 

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    Un piacere per gli occhi | Recensione Astro Bot

    Per quanto riguarda ciò che concerne il comparto tecnico ci troviamo di fronte ad un titolo che, nella sua “nicchia” di riferimento, rasenta l’eccellenza. Colorato, fluido, di qualità, AstroBot tecnicamente parlando fa il suo dovere e lo fa in maniera impeccabile. I modelli sono eccellenti anche se, talvolta, il riciclo e la poca varietà dei nemici potrebbe togliere quel senso di stupore e unicità che ogni mondo genera una volta entrati.

    I caricamenti sono più che fulminei e gli ambienti sono unici e curati in ogni singolo dettaglio: a partire da quelli visivi come le differenze di superfici e materiali a finire a quelli sonori con, anche in questo caso, la capacità di differenziare le superfici, i materiali e i vari elementi in base ai suoni prodotti. La colonna sonora è anch’essa molto piacevole. 

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    Un’esclusiva necessaria!

    Chiudiamo questa nostra recensione di Astro Bot riprendendo il titolo di questo paragrafo conclusivo: Astro Bot era un’esclusiva necessaria. In un contesto di esclusive a tratti stagnante, Astro Bot per Sony e per tutto l’ecosistema PlayStation rappresenta una ventata d’aria fresca che non può mancare nelle librerie di ogni possessore di una PS5. Un platform piacevole, stimolante (con un livello di sfida che si attesta sempre sul medio-basso) e che non stanca mai. DualSense sfruttato alla perfezione e divertimento assicurato con questo titolo. Ottima operazione da parte di Sony e ottimo lavoro di tutto il team di sviluppo, promosso a pieni voti!

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    Punti a favore

    • Utilizzo del DualSense stimolante e appagante
    • Level design eccellente
    • Comparto sonoro al top
    • Gameplay fresco e innovativo
    • Giusto fan service
    • Tecnicamente impeccabile

    Punti a sfavore

    • Modelli dei nemici ripetuti
    • Livello di sfida un po’ troppo basso
    • Narrativamente ci si può spingere più in là per dare profondità al personaggio.
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