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    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024


    Ormai è risaputo: da qualche anno, lo sviluppo dei videogiochi non è più riservato esclusivamente agli studi major. A tal proposito, oggi siamo qui con la nostra selezione dei migliori videogiochi indie sul mercato

    Da qualche anno, il business relativo allo sviluppo dei videogiochi è stato rivoltato come un calzino da un’enorme quantità di studi indie, nati per far concorrenza agli studi di prima fascia. Nonostante i limiti tecnici derivanti dal dio denaro, alcuni di questi studi sono stati capaci di tirar fuori dal cilindro titoli di tutto rispetto, capaci di accaparrarsi i favori della critica e del fandom videoludico. Per questo motivo, oggi siamo qui per poporvi la nostra selezione dei migliori videogiochi indie sul mercato.

    Disclaimer in 8-bit

    Prima di iniziare la nostra lista, ci sarebbe una piccola precisazione da fare. I titoli presenti in questa nostra selezione sono il risultato di una cernita ponderata, derivante da un’analisi rigida e selettiva che non tutti potrebbero condividere. Dal momento che lo sviluppo indie impiega molto meno tempo rispetto ai titoli tripla A, i giochi “indipendenti” continuano a spuntare come funghi mantenendo comunque un’ottima qualità. Includere tutti gli ottimi titoli indie che sono usciti negli anni in una sola lista, quindi, risulta abbastanza complicato. Per questo motivo, senza perderci in ulteriori chiacchiere, iniziamo con la nostra selezione dei migliori indie sul mercato. Let’s go!

    The Binding of Isaac (e relative espansioni) – Migliori videogiochi indie

    Iniziamo questa nostra lista con un pilastro della storia dei giochi indie. Il roguelike di Edmund McMillen, fin dal debutto su Steam, ha riscosso parecchi consensi sia dalle recensioni della critica che dal fandom dei giochi indie. Nato dalla mod di uno dei vecchi titoli di The Legend of Zelda, The Binding of Isaac (come suggerisce il titolo) parla del piccolo Isaac intento a sfuggire dalle grinfie della sua perfida madre, che cerca di sacrificarlo a Dio.

    Il contesto biblico ed esoterico del gioco è stato perfettamente azzeccato da McMillen e compagnia, i quali grazie ad una selezione di boss e nemici tanto curata quanto contestualizzata hanno reso il gioco impegnativo, bello da vedere e appagante nella progressione. Inoltre, l’alto numero di finali (ben 20, tutti diversi tra di loro) lo rende giocabile e rigiocabile allo sfinimento, lasciando noia e monotonia fuori dall’uscio. Se non l’avete giocato, chiudete questo articolo e andate a scaricarlo.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    Cuphead – Migliori videogiochi indie

    Avete presente i cartoni animati Disney degli anni compresi tra il 1935 e il 1940, come Topolino o Silly Symphonies? Bene perchè Cuphead, il capolavoro di StudioMDHR, sembra uscito esattamente da quegli anni lì. Tra grafiche più classiche che vintage, musiche anni ’30 e un design dei personaggi tanto particolare quanto azzeccato, Cuphead siede su una poltrona speciale in questa nostra selezione. La trama racconta di Cuphead e suo fratello Mugman, due tazze da latte con i piedi, che si giocano l’anima al casinò. L’unico modo che hanno per salvarsi è di ottenere i contratti delle anime di altri abitanti del loro mondo e portarle al demonio, che in cambio risparmierà la loro.

    È piuttosto evidente fin dai primi minuti, che il gioco non si basa sulla trama ma sul gameplay. Il gioco, infatti, per quanto presenti uno stile semplice e intuitivo, risulta essere una vera sfida. Impostato come un soulslike in 2D, dovrete dare il meglio di voi stessi per superare le arude prove che il gioco vi propone. I boss in particolare, sono difficili da affrontare, ma di conseguenza appaganti da sconfiggere. Tra abilità speciali, personalizzazione e tanto altro ancora, Cuphead si rivela un titolo fresco, piacevole e decisamente innovativo.

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    Ci sarebbe davvero tanto ancora da dire, quindi ci limitiamo ad affermare che, probabilmente, mai nella storia dei videogiochi era stato azzeccato un connubio così interessante tra design vintage, scelte stilistiche e gameplay. Bello, bello, bello.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    To The Moon – Migliori videogiochi indie

    Adesso iniziamo a piangere. To The Moon, trasposto di recente anche su Nintendo Switch, è un mix perfetto tra emozioni contrastanti e nostalgia per qualcosa non che si è mai vissuto. Tradizionalmente, le storie all’interno dei videogiochi non ottengono lo stesso riconosicmento rispetto alle altre opere di intrattenimento “visive” come cinema e TV. Freebird Games, con To The Moon, cerca di rovesciare questo canone riuscendoci a pieno. In un gameplay decisamente scarno e una grafica in 16-bit, il titolo si gioca il tutto per tutto con la trama, facendo jackpot.

    La storia, il cui concept viaggia a metà tra Inception ed Eternal Sunshine of the Spotless Mind, parla di due scienziati della Sigmund Corp, società specializzata nel dare alle persone sul punto di morte dei ricordi. Entrando all’interno delle menti dei loro pazienti, gli scienziati innestano una serie di ricordi di fatti in realtà mai avvenuti, ma grazie ai quali concedere un ultimo desiderio prima della dipartita.

    Attraverso gli occhi dei due personaggi da noi controllati, viviamo l’ultima avventura di Johnny, un anziano vedovo arrivato ormai ai suoi ultimi istanti di vita desideroso di andare sulla Luna. Grazie al macchinario in loro dotazione, gli sceinziati iniziano un viaggio a ritroso all’interno dei ricordi di Johnny partendo dall’ultimo fino ad arrivare alla sua gioventù, dove procedere con l’innesto dell’ultimo desiderio. 

    Tra puzzle e minigiochi, momenti strappalacrime ed emozioni spesso sottolineate da una colonna sonora di tutto rispetto, To The Moon regala un’esperienza magica e meravigliosa, giocando inesorabilmente con le emozioni del giocatore come un bambino gioca con una macchinina giocattolo. Profondamente toccante.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    What Remains of Edith Finch – Migliori videogiochi indie

    Avevamo iniziato a piangere con To The Moon, continuiamo a piangere con Edith Finch. Il titolo di Giant Sparrow, per quanto breve, è sicuramente uno dei titoli più empatici e commoventi disponibile sul mercato. Impostato come una sorta di walking simulator misto ad un puzzle game, il gioco è in realtà molto semplice sia nel gameplay che nella trama.

    La storia parla di Edith Finch, una ragazza che torna dopo anni nella bizzarra casa appartenente alla sua famiglia da generazioni. Attraverso gli occhi di Edith, risolvendo i minigiochi che il gioco ci propone, sarà possibile avanzare da una stanza all’altra della casa per ricostruire l’albero genealogico della famiglia. Il tocco di genio dello studio sta di fatto proprio in questa meccanica di gioco. Ogni stanza, appartenente ad un membro della famiglia ormai quasi estinta, ci farà rivivere il momento esatto della sua dipartita.

    In un misto agrodolce tra l’intrattenimento creato dai minigiochi e lo sgomento e l’angoscia per ciò che effettivamente stiamo giocando, What Remains of Edith Finch ci prende a cazzotti nello stomaco dall’inizio alla fine, bagnando gli occhi anche dei giocatori più coriacei. La colonna sonora è magistralmente orchestrata  quanto ben integrata nel gioco, e il finale chiude alla perfezione un “cerchio di Giotto” di emozioni. Mai visto un titolo tanto breve quanto ben gestito nei tempi e nello svolgimento. Assolutamente da 10.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    Limbo – Migliori videogiochi indie

    Adesso però basta piangere e addentriamoci nel mondo macabro e inquietante di Limbo. Primo vero titolo della software house danese Playdead, Limbo è uno delle pietre miliari (nonchè fonte d’ispirazione) del panorama indie di sempre. La storia, dalle premesse decisamente inquietanti, parla del nostro personaggio intento a ritrovare la sua sorellina per portarla via dal limbo. Quest’ultima, suicidatasi poco tempo prima, per qualche motivo si ritrova in questo Limbo tanto oscuro quanto minaccioso, popolato da trappole e creature pronte a farci la festa.

    Se in gameplay di Limbo è decisamente scarno e in piena linea con i puzzle-platform più tradizionali, nel comparto tecnico suona tutta un’altra musica. Lo stile grafico è unico e innovativo: il gioco è infatti completamente in scala di grigi, con il nostro personaggio delineato dalla sola silhouette e dai suoi piccoli occhi luminosi. Il comparto audio, caratterizzato dalla quasi assenza di musica ma da un’eccellente sound design, contribuisce a creare una costante atmosfera di tensione e sospensione. Senza divagare ancora troppo, Limbo è uno splendido viaggio onirico nel quale tutti i tasselli sono al loro angosciante posto. Tecnicamente eccellente.

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    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    Hollow Knight – Migliori videogiochi indie

    Finalmente si passa all’azione. Quella con le spade e i cavalieri, ambientata in un mondo incantato. Ora immaginatevi questo contesto, però in piccolo. Molto molto piccolo, più o meno quanto uno scarabeo. Signori e signore questo è Hollow Knight, un metroidvania dalle sfumature fantasy ambientato nel dominio di insetti e coleotteri. Il gioco, dall’atmosfera misteriosa e affascinante, narra le gesta del “viandante”, un piccolo scarabeo dalle orbite vuote armato di stiletto che cerca di salvare il regno di Hallownest dalla terribile piaga che lo affligge.

    Il titolo di Team Cherry, vincitore di numerosi titoli tra i quali “Miglior Gioco Indie al Debutto”, riesce a mettere insieme alla perfezione un vastissimo mondo di gioco tanto curato quanto interessante, l’interagibilità e l’esplorabilità di un open world, un gameplay semplice ma estremamente funzionale (grazie alle abilità speciali del protagonista) e il senso di sfida continuo dettato dalla difficoltà del gioco in sè. Hollow Knight è enorme, i personaggi sono profondamente curatie la grafica è meravigliosa.

    Divertente, Longevo e profondo, grazie anche ai numerosi misteri e collezionabili disseminati nel mondo di gioco, ci limitiamo a definire Hollow Knight come un prodotto d’intrattenimento fresco, innovativo e assolutamente da non perdere. I DLC agguintivi, inoltre, arricchiscono il gioco con nuovi difficilissimi boss che ci terranno impegnati per qualche altra ora. Il porting su Nintendo Switch, infine, dà un valore aggiunto ad un titolo già perfetto di per sè. Da giocare assolutamente.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    Outer Wilds – Migliori videogiochi indie

    Outer Wilds è uno dei giochi più recenti della nostra lista, nonchè il più particolare e sperimentale. Il titolo, già partito col piede giusto col suo prototipo nel 2015, vinse (meritatamente) il Seumas McNally Grand Prize all’Independent Games Festival di quell’anno. Il gioco è una vera e propria perla per gli amanti della fantascienza, concedendo ai giocatori un fattore esplorativo di tutto rispetto. Nonostante non sia procedurale, il titolo riesce ad essere comunque interessante per via delle caratteristiche dei suoi pianeti principali: quattro rocciosi, un gigante gassoso, diversi satelliti, stazioni orbitali e altri fenomeni stellari. Ogni pianeta ha la sua storia da raccontare, tutte interessanti, misteriose e profondamente affascinanti.

    La storia vera e propria parla di un gruppo di coloni spaziali, i quali partono da Cuore Legnoso alla scoperta dei meandri dello spazio. Il nostro eroe è l’ultimo a lasciar casa alla ricerca dei propri compagni. Essendo buona norma per un esploratore portare con sé uno strumento musicale, grazie al Segnaloscopio (un amplificatore di suoni) i nascondigli degli altri spazionauti saranno localizzabili ascoltando i loro strumenti. Uno di questi però si è smarrito, e la sua armonica riecheggia nel Sistema Solare senza indicare una posizione precisa.

    Il computer di bordo concede una bussola ad un open world altrimenti dispersivo, la grafica low poly è interessante e si sposa benissimo sia col mood del gioco che con le ben curate ambientazioni. Tra strumenti acustici, escursioni e marshmallow sul fuoco affiancati a navette spaziali, ci ritroviamo proiettati in una sorta di campeggio spaziale meraviglioso e profondamente interessante. Se siete degli sperimentatori e vi piacciono i giochi indie e la fantascienza, Outer Wilds non può che essere la scelta perfetta per passare i vostri pomeriggi.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    Hellblade: Senua’s Sacrifice – Migliori videogiochi indie

    A questo punto, troviamo il titolo indie più curato, tecnicamente innovativo e discusso degli ultimi anni. Nonostante Ninja Theory sia ormai così riconosciuto da essere uno studio da tripla A, Hellblade è stato realizzato da un team di sviluppo di sole 20 persone, senza finanziamenti esterni e ad un prezzo di lancio decisamente accessibile.

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    Il gioco racconta di Senua, una guerriera affetta da psicosi, che si sta dirigendo nell’Helheim per chiedere alla dea Hula di resuscitare il suo fidanzato. La psicosi provoca negli affetti allucinazioni e delirio, con impossibilità di discernere quello che avviene nella propria mente dalla realtà oggettiva. Per affrontare questo tema con accuratezza e riprodurlo fedelmente nel gioco, i ragazzi di Ninja Theory si sono affidati a medici e scienziati, e il risultato è assolutamente positivo.

    Senua è, come già detto, affetta da una grave forma di psicosi che le fa credere di sentire delle voci, che lei chiama Furie. Queste voci sono l’elemento chiave del gioco per due motivi: il primo, è che le voci vi guideranno o depisteranno durante la vostra avventura. Il secondo motivo, in cui risiede l’elemento vincente del gioco, è l’importanza di questi elementi nel comparto tecnico audio

    Infatti, per simulare le voci nella testa di Senua, è stato utilizzato un microfono per le registrazioni binaurali. Questo microfono, chiamato 3Dio, ha la capacità di registrare i suoni in binaurale, e simulare l’effetto secondo il quale i suoni che vengono ascoltati sembrano provenire effettivamente da direzioni diverse del panorama. La sensazione che si ha indossando le cuffie è quindi quella di sentire decine di voci nella nostra testa provenire da tutte le direzi0ni. Davvero incredibile.

    Abbinando un comparto tecnico di tutto rispetto ad una storia interessante e una componente action tanto scarna quanto funzionale all’avventura, Hellblade è sicuramente uno dei migliori indie mai partoriti.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    Little Nightmares 2 – Migliori videogiochi indie

    Il panorama degli horror non ha mai smesso di arricchirsi di titoli sempre nuovi quanto terrificanti. È il caso di Little Nightmares 2, sequel diretto dell’indie horror di debutto di Tarsier Studio. Se nel primo capitolo lo studio aveva gettato le basi per un buon platform horror, con il secondo capitolo si è decisamente superato. Little Nightmares prende vita negli incubi di Six, un povero bambino che una volta nelle braccia di morfeo viene inseguito dai “nemici” che affliggono le sue giornate quotidiane.

    Se nel primo capitolo troviamo delle buone premesse, grazie ad ottime intuizioni e tanti riferimenti alla cultura del genere, nel secondo si riconosce una direzione più marcata sia nello sviluppo della narrazione sia nella scelta degli incubi. Oltre a ciò viene introdotto un nuovo protagonista, Mono, che affiancato da Six mostra nuove abilità e gadget inediti. Il tutto viene incorniciato da un comparto tecnico e artistico di altissimo livello, nonostante il team ristretto e il budget non proprio esagerato del progetto. Un must per gli amanti del genere.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    Ori and the Will of the Wisps – Migliori videogiochi indie

    Dulcis in fundo, troviamo il gioco più recente nonchè punta di diamante della nostra lista. Ori and the Will of the Wisps, preferito al primo capitolo della saga nella nostra selezione, si presenta probabilmente come il metroidvania definitivo. Riprendendo la storia da dove ci eravamo lasciati, Ori si trova a fare i conti con una nuova minaccia, trovandosi parallelamente imoegnato nella ricerca della sua amica Ku.

    Più che una svolta vera e propria questo secondo capitolo si impone come una grande conferma delle capacità del team di sviluppo e una riconferma del gran gioco che si è rivelato in passato Ori and the Blind Forest, presentando comunque cambiamenti interessanti. Il nuovo sistema di combattimento funziona meglio del precedente, il nuovo sistema dei salvataggi (nonostante sia meno pratico) funziona alla grande e la variazione dell’albero delle abilità concede più libertà d’azione ai giocatori. Un lavoro magistrale.

    Ci troviamo davanti ad un’esperienza visivamente meravigliosa, labirinti e sequenze platform da 10 e lode e colonne sonore mozzafiato. Promosso dalla critica mondiale con lode e bacio accademico, Ori and the Will of the Wisps appare un titolo quasi perfetto sotto tutti i punti di vista, consacrando Moon Studios tra le realtà indie più capaci del mercato videoludico.

    Migliori videogiochi indie | Agosto 2024

    Conclusioni

    Bene, anche stavolta siamo giunti alla conclusione. Speriamo di avervi dato degli spunti e di esservi stati utili nella scelta di qualche gran bel gioco indie da prendere in mano e spolpare fino all’osso. Abbiamo provato ad essere i più vari possibile, proprio per cercare di accontentare i gusti di chi cerca una tipologia di titolo in particolare o una conferma su cosa acquistare.

    Quindi, oltre ad augurarvi un gran buon divertimento, vi invitiamo a restare aggiornati su tuttoteK per ulteriori guide, recensioni, news e tanto altro ancora sul mondo dei videogiochi e non solo. Ciao!

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