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    Anteprima Monster Hunter Wilds: prime impressioni sulla beta


    In questa anteprima andremo a condividere con voi le nostre prime impressioni su Monster Hunter Wilds, il nuovo capitolo dell’iconica saga targata Capcom

    Dopo una lunga attesa, finalmente abbiamo avuto modo di provare Monster Hunter Wilds grazie alla recente open beta. Con questo test, Capcom ha permesso ai giocatori di esplorare liberamente la zona delle piane ventose e dare la caccia a ben quattro mostri diversi, così da testare con mano molte delle novità introdotte. Noi, ovviamente, non potevamo non provare in maniera molto approfondita la beta di Monster Hunter Wilds, e in questo articolo condivideremo con voi le nostre prime impressioni.

    Anteprima Monster Hunter Wilds: prime impressioni sulla beta

    Evoluzione di World | Anteprima Monster Hunter Wilds

    Nonostante ci sia Rise di mezzo, il sistema di combattimento di Wilds è molto più simile a quello di World. Lo scorso capitolo della serie ci ha abituato a scontri estremamente rapidi e acrobatici, ma ora invece Capcom ha deciso di fare un sensato passo indietro. Adesso il combattimento risulta molto più pesante e ground based, più in linea con World e i Monster Hunter che lo precedono. Anche le armi più veloci, infatti, non saranno tanto rapide quanto lo erano in Rise e ovviamente anche la mobilità del cacciatore è stata sensibilmente ridotta.

    Non pensiate però che si tratti semplicemente di un ritorno al passato. In Wilds infatti tutti i moveset sono stati sensibilmente alterati, includendo sia elementi di Rise che mosse completamente nuove che non rinunciano alla spettacolarità. Durante la nostra prova, abbiamo testato abbastanza tutte le 14 armi del gioco e questi cambiamenti contribuiscono a rendere ognuna di esse ancora più unica di quanto già non fosse.

    Il gioco poi riprende in maniera diretta anche alcune meccaniche specifiche di World. Ad esempio, è presente la fionda, che permetteva di scagliare contro i mostri una grande varietà di proiettili trovati in natura. Ora questo strumento può essere utilizzato anche per raccogliere alcuni oggetti a distanza ed interagire con elementi dell’ambiente, ma nel complesso sembra che il suo ruolo sia meno centrale rispetto a prima.

    Sono tornati, poi, i mantelli e la fauna endemica ora funziona di nuovo in modo molto più simile a World, ma fa il suo ritorno anche la cavalcata. Questa meccanica, fortunatamente, è molto distante da quella tanto divertente quanto esagerata di Rise e funziona sostanzialmente come in World, risultando però decisamente più utile grazie alla possibilità di infliggere ferite (meccanica di cui parleremo in seguito).

    Infine è presente anche un sistema di cavalcatura simile a quello di Rise, che permette di spostarsi in groppa ai Seikret. Queste creature serviranno principalmente come mezzo di trasporto, ma anche come cassa di rifornimenti e punto dove cambiare arma. Proprio come in rise poi è possibile eseguire diverse attività mentre siete in sella, come affilare l’arma, curarsi e usare la fionda. Volendo è anche possibile attaccare mentre siete al galoppo, ma per ora ci è sembrato tremendamente inefficace.

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    Anteprima Monster Hunter Wilds: prime impressioni sulla beta

    Nuove meccaniche | Anteprima Monster Hunter Wilds

    Oltre ai tanti elementi presi dai vecchi capitoli ovviamente, Wilds apporta anche tante novità, prima fra tutte il sistema di mira. Adesso è possibile tenere premuto il grilletto sinistro per far comparire un reticolo a schermo. Questo ovviamente è fondamentale per le armi a distanza, ma è molto utile anche per tante armi ravvicinate. Questa meccanica infatti permette di direzionare in modo più preciso i vostri colpi, permettendovi così di danneggiare più facilmente parti specifiche dei mostri. Inoltre, armi come lo spadone e la lancia beneficiano davvero tanto di questa meccanica, dato che consente loro di mandare a segno i colpi caricati in modo molto più consistente.

    Un’altra nuova meccanica davvero fondamentale è quella delle ferite. Adesso colpendo ripetutamente determinati punti di un mostro, è possibile ferirli temporaneamente, lasciando sul loro corpo degli squarci molto evidenti. Attaccare questi punti permette di infliggere danni maggiori, ma non solo. Colpendo le ferite con il nuovo attacco preciso (disponibile in modalità mira), è infatti possibile eseguire un attacco speciale che infliggerà tremendi danni e farà anche barcollare il mostro. Questa mossa inoltre si può utilizzare anche contro alcuni punti deboli che i mostri espongono di tanto in tanto, come la lingua del Chatacabra o le corna del Rey Dau.

    Poi ci sono anche gli scontri di forza e gli attacchi di reazione, due nuove meccaniche legate ad alcune armi specifiche. Gli scontri di forza si attivano dopo aver bloccato con successo abbastanza colpi e consentono al cacciatore di scornarsi con la sua preda utilizzando lo scudo. Gli attacchi di reazione, invece, sono dei nuovi contrattacchi molto potenti che, se eseguiti con un tempismo perfetto, vi permetteranno di respingere il mostro attaccante e poi infierire su di lui con un colpo aggiuntivo.

    Tutte queste nuove meccaniche sembrano essere molto utili, senza però risultare esageratamente forti, e contribuiscono a differenziare ancora di più Wilds dai precedenti capitoli. Tra tutte le aggiunte però ce n’è una che non ci ha convinto appieno, cioè la possibilità di cambiare arma. Per il momento, non riusciamo ad immaginarci una situazione in cui ha senso passare ad un’arma completamente diversa nel mezzo di una caccia, specialmente se teniamo in considerazione i delicati equilibri delle abilità. Al massimo può essere utile avere due armi dello stesso tipo con status diversi, ma comunque non ci sembra una prospettiva così allettante.

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    Un mondo vivo | Anteprima Monster Hunter Wilds

    Già durante questa breve beta, Monster Hunter Wilds è riuscito a sorprenderci per il modo straordinario in cui viene gestito l’ecosistema. Il titolo, infatti, prende un elemento già importante per la serie e lo eleva a un nuovo livello di profondità davvero incredibile. Le Piane Ventose (l’unica area presente nella beta) brulicano di vita e, proprio come un vero ecosistema, sembrano essere in costante attività a prescindere dalla vostra presenza. Già solo aprendo la mappa dall’accampamento è possibile osservare gruppi di erbivori che si spostano, mostri grandi che lottano tra loro e altre creature che svolgono le proprie attività. Alcuni mostri grandi inoltre ora si muovono in branchi, una novità che contribuisce ad aumentare il senso di realismo offerto dall’ecosistema. Non siamo più in una semplice arena con dei bersagli da sconfiggere, ma in un vero e proprio habitat.

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    Il mondo di gioco poi risulta ancora più vivo grazie al modo ciclico in cui si comporta l’ambiente. Oltre all’ovvio ciclo giorno notte, l’ecosistema si alternerà anche tra fasi di abbondanza e di carestia. Durante l’abbondanza, sarà più facile trovare risorse naturali e in generale le creature sembrano essere più tranquille. Mentre durante la carestia ci saranno meno erbivori in giro e i mostri combatteranno più spesso tra di loro. Queste due fasi inoltre sono sempre separate da un intenso fenomeno atmosferico specifico della regione, come la fitta tempesta di sabbia e fulmini delle Piane Ventose.

    Il passaggio da una fase all’altra è importante per il respawn di determinate risorse e materiali, ma influisce anche sul comportamento delle creature che abitano la regione. Ad esempio, c’è della fauna endemica che si fa vedere solo di notte e il Ray Dau, il predatore apex delle Piane Ventose, fa la sua comparsa unicamente durante le tempeste.

    Nel corso della nostra prova, inoltre, siamo rimasti molto colpiti dall’interattività ambientale. Ovviamente voi potrete interagire con un grande quantità di trappole naturali, come reti di rampicanti, rocce franabili e tanti tipi di fauna endemica, ma anche i mostri non saranno da meno. Ad esempio i Doshaguma potranno afferrare grossi erbivori per lanciarli contro di voi, mentre il Ray Dau è in grado di usare i cristalli presenti nella sua tana per amplificare il raggio dei suoi attacchi. Il Balahara però è la creatura che ci ha colpito di più, grazie alla sua capacità di creare in modo molto naturale buche nella sabbia da sfruttare durante il combattimento.

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    Caccia costante | Anteprima Monster Hunter Wilds

    Una delle più grandi differenze di Wilds rispetto ai precedenti capitoli della serie è il fatto di essere costantemente immersi nell’azione. Il gioco, infatti, elimina completamente tutti i tempi morti, permettendovi di passare in un attimo da un’attività all’altra. Mentre state esplorando una zona, sarete in grado di passare da una caccia all’altra semplicemente attaccando il mostro che vi interessa oppure anche solo selezionandolo dalla mappa. In più, l’assistente vi seguirà costantemente, permettendovi così di avviare anche missioni specifiche senza dover tornare ad un hub.

    Tutto ciò crea un loop di gameplay estremamente intenso e condensato, in cui il giocatore è in grado di sfruttare al massimo ogni attimo. Ad esempio, è facile immaginare uno scenario in cui si affrontano di fila anche 3 o 4 mostri, per poi passare a raccogliere materiali e successivamente ricominciare a cacciare, con giusto delle pause di pochi secondi per rifornirsi presso un accampamento.

    La possibilità di essere sempre immersi nel mondo di gioco è sicuramente un vantaggio, specialmente per le sessioni di farming intenso, ma temiamo che possa andare a sminuire alcuni elementi tipici della serie. In particolare, siamo preoccupati che le missioni vere e proprie vengano quasi sostituite dalle cacce libere e che il villaggio perda la sua iconica importanza. Al momento, però, è ancora molto presto per fasciarsi la testa, specialmente considerando come la beta non permette di esplorare affatto questi elementi del gioco.

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    Anteprima Monster Hunter Wilds: prime impressioni sulla beta

    Performance a rischio | Anteprima Monster Hunter Wilds

    Da quello che abbiamo potuto vedere nel corso della beta, Monster Hunter Wilds sembra essere un titolo davvero splendido dal punto di vista grafico. Sia i modelli che le ambientazioni sono estremamente dettagliati, e anche le texture risultano davvero splendide. Per non parlare, poi, dell’incantevole illuminazione e dei tanti spettacolari effetti a cui è possibile assistere durante una caccia.

    Abbiamo apprezzato molto anche i miglioramenti relativi al gioco online, che sorprendentemente sembra funzionare estremamente bene già nella beta. Il titolo, infatti, supporta lobby da ben 100 giocatori, con fino a 16 cacciatori visibili presso un villaggio. In missione però come sempre è possibile giocare solo con un gruppo composto da 4 persone, che ora saranno in grado di restare insieme anche durante la semplice esplorazione. Nonostante la grande mole di giocatori, il gioco online sembra risultare molto fluido, con giusto qualche problema durante le situazioni veramente concitate.

    Il comparto tecnico però al momento sembra essere un po’ preoccupante. Noi abbiamo provato la beta su PS5 e, come praticamente tutti i titoli moderni, è presente la possibilità di scegliere tra modalità grafica e performance. In modalità grafica, il gioco è bloccato a 30fps ma in compenso risulta estremamente bello da vedere. La modalità performance, invece, dovrebbe raggiungere i 60fps con solo un leggero calo nella qualità grafica, ma purtroppo non è affatto così. Anche con questa impostazione infatti il framerate sarà estremamente instabile e, come se non bastasse, il calo della qualità visiva sarà davvero drastico. Molto probabilmente, questo è un problema legato alla beta (almeno per quanto riguarda il calo visivo), ma era comunque importante farlo presente.

    Anteprima Monster Hunter Wilds: prime impressioni sulla beta

    Conclusioni

    Adesso è arrivato il punto della nostra anteprima in cui tiriamo le somme su Monster Hunter Wilds. Il nuovo titolo di Capcom per ora sembra partire dall’ottima base già stabilita con World, evolvendola e mischiandola ad alcuni elementi di Rise. I cambiamenti nei moveset delle armi contribuiscono a renderle ancora più uniche e ad offrire un senso di novità anche ai giocatori veterani. Le nuove meccaniche invece per il momento sembrano essere molto utili e ben pensate, senza però risultare troppo invadenti. Ciò che abbiamo apprezzato maggiormente però è il modo in cui viene gestito l’ecosistema, ora più vivo che mai.

    Certo, abbiamo qualche dubbio su come saranno gestiti alcuni elementi e sulla stabilità del comparto tecnico, ma per ora ci riteniamo molto soddisfatti del titolo. Insomma, sembra proprio che Wilds abbia tutte le carte in regola per essere l’ennesimo grande successo della serie.

    Monster Hunter Wilds sarà disponibile dal 28 febbraio 2025 per PC, PS5 e Xbox Series X | S. Se siete interessati a restare aggiornati riguardo tutte le novità sul mondo dei  videogiochi e tanto altro ancora, allora continuate a seguirci qui su tuttotek.it. Inoltre, in caso vogliate acquistare qualche gioco a un prezzo vantaggioso, vi suggeriamo di dare un’occhiata alle tante offerte presenti su Instant Gaming.

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