Recensione Master Detective Archives: Rain Code Plus, come va su PS5?

Sembra incredibile, ma è passato esattamente un anno da quando vi abbiamo parlato, in una recensione piuttosto prolissa, di Master Detective Archives: Rain Code nella sua versione per Nintendo Switch. L’”erede spirituale” della serie di Danganronpa ci aveva convinti come buon punto di partenza per un nuovo filone narrativo, a metà fra il noir del secolo scorso e il cyberpunk per estetica, più votato alla modernità in quanto a meccaniche. Un connubio che aveva parzialmente funzionato, sebbene con alcune criticità da rivedere nei capitoli futuri. Essendoci comunque piaciuto, non abbiamo avuto motivi di fermarci dal volerlo riprovare anche su PS5 nella sua versione Plus, e quindi eccoci nuovamente a parlarvi di Master Detective Archives: Rain Code, stavolta più bello da vedere. Circa.

It’s a Thriller Day

Non vogliamo tediarvi ripetendo le stesse cose dell’anno scorso, ma un breve excursus su narrativa e meccaniche ci sembra comunque d’obbligo. La storia è ambientata a Kanai Ward, una città futuristica tormentata dalla pioggia, che non smette letteralmente mai di bagnarne le strade. Yuma Kokohead è il nostro protagonista, un giovanissimo detective affetto da amnesia che si ritrova invischiato in casi di omicidio sin dal prologo, quando è costretto a raggiungere proprio Kanai Ward a bordo di un treno. Sì, se vi ricorda Agatha Christie è normale.

Non solo. Yuma è tormentato da uno spirito, o per meglio dire, ha stipulato un contratto con una Dea della Morte, chiamata simpaticamente Shinigami. Ed è proprio questa prosperosa figura a garantire al protagonista dei poteri sovrannaturali, che gli permetteranno di accedere a dimensioni alternative chiamate Labirinti del Mistero in cui viene nascosta la verità che si cela dietro ciascun caso da risolvere. Una risoluzione che si nasconde dietro un via vai continuo di minigiochi e scelte di risposte a dialoghi incessanti, in meccaniche molto simili a quanto si era potuto vedere nella serie dei Danganronpa, che abbiamo ormai salutato nel lontano 2017 con V3: Killing Harmony.

Exotic Nation | Recensione Rain Code Plus PS5

Per quel che riguarda queste componenti, come detto, vi rimandiamo a quanto detto un anno fa con la recensione per Nintendo Switch di Rain Code: in questa nuova veste su PS5 non ci sono stati cambiamenti di sorta. Nella versione Plus, in realtà, comprende anche tutti i DLC rilasciati sulla console ibrida di Nintendo, fra cui alcune sottotrame dedicate a ciascuno dei protagonisti, che vi porteranno via circa un’oretta ciascuna. Purtroppo sono state una cocente delusione, perché in generale aggiungono molto poco e non presentano meccaniche di gameplay: sono semplici momenti da pura Visual Novel in cui scopriamo qualcosa in più. E la cosa bella, è che su Nintendo Switch questo DLC arrivava a costare più di 15 euro.

More disturbing than Unsettling | Recensione Rain Code Plus PS5

Sarebbe stato decisamente interessante vedere introdotta qualche meccanica aggiuntiva proprio in questi contenuti più brevi e one-shot, considerando anche il fatto che, a livello di gameplay, purtroppo le possibilità offerte dal gioco base erano decisamente sotto la media dei titoli di Spike Chunsoft. Pochi minigiochi, pochi guizzi artistici e votati al divertimento: Rain Code ci aveva decisamente colpiti a livello narrativo, ma erano queste le mancanze principali. Seppur non ci aspettassimo stravolgimenti importanti (si tratta pur sempre di una riedizione), magari qualche spinta in più nei DLC ci avrebbe fatto presagire bene per il futuro. Peccato.

Fra le aggiunte della versione Plus troviamo anche lo sblocco della galleria multimediale, che vi permetterà di rivedere tutti i filmati e le cutscenes di gioco una volta che le avrete sbloccate. Piuttosto utile, se vi sarete persi qualche dialogo o vorrete semplicemente rigodervi l’ottima atmosfera che donano ad ogni frame.

Mystery Parade | Recensione Rain Code Plus PS5

Proseguendo con questa recensione, abbiamo giocato Master Detective Archives: Rain Code Plus su un sistema PS5 e ne siamo rimasti piuttosto soddisfatti. Questo perché la versione per Nintendo Switch aveva, ovviamente, grossi problemi tecnici, specialmente sul versante del frame rate che definire instabile era un eufemismo. Il tutto si è ovviamente risolto in questa versione per PlayStation 5, che si presenta roccea e godibilissima, con texture in alta risoluzione che vanno però a sottolineare la natura low-budget di Rain Code. Specialmente i modelli dei personaggi stonano molto, considerando altre produzioni contemporanee, in quanto poco dettagliati e piuttosto squadrati. Poco sinuosi, oseremmo dire.

Altro grosso problema della versione per Nintendo Switch erano i caricamenti: troppi, troppo frequenti e troppo lunghi. Il tutto è stato abbattuto grazie all’SSD di PS5: i caricamenti ci sono, ovviamente, ma sono estremamente veloci e assolutamente non fastidiosi. Ottimo lavoro di ottimizzazione, non c’è che dire.

One Step for Kanai Ward

Terminiamo questa veloce recensione di Master Detective Archives: Rain Code Plus su PS5 consigliandone l’acquisto a tutti coloro che non hanno ancora provato il primo capitolo della nuova serie di Spike Chunsoft e Too Kyo Games. I miglioramenti tecnici che cercavamo ci sono sicuramente e, sebbene siamo rimasti delusi dai contenuti dei DLC, è innegabile che Rain Code rappresenti un nuovo inizio per l’azienda che ci ha fatti letteralmente sognare quasi quindici anni fa con Danganronpa: Trigger Happy Havoc. Che ricordi.

Master Detective Archives: Rain Code Plus è attualmente disponibile su PS5, Xbox Series X | S e PC. Fateci sapere che cosa ne pensate voi qua sotto nei commenti e restate sintonizzati con noi di tuttotek.it per tutte le news, le guide e le recensioni sul mondo videoludico e tech! E se siete interessati a chiavi di gioco a prezzi vantaggiosi, vi consigliamo di dare un’occhiata al catalogo di InstantGaming!